FILOSOFIA E CINEMA


A volte il cinema sa compiere il miracolo 
di cogliere la realtà attraverso il sogno, 
se non nella sua complessità per lo meno 
nelle sue sfumature e diversità. 
Altre volte, più raramente, riesce addirittura 
a darci l’impressione di entrare nell'anima 
dei suoi personaggi, di cogliere i segreti 
e le ambiguità dei sentimenti. 




Per molti il cinema è spettacolo
è un passatempo, un hobby superficiale,
una tv a grande schermo... 
Per me è quasi una concezione del mondo. 
Il cinema è portatore di movimento. 
Il cinema è audacia. 
Il cinema è diffusione di idee. 
Il cinema è la somma delle arti. 
Credo che un film non sia solo uno strumento di intrattenimento bensì un'opera d'arte completa, fruibile pienamente soltanto nel momento in cui si passa dalla sua prima apparenza al significato situato al di là di essa.... 



“Il cinematografo, come i romanzi polizieschi, permette di vivere senza pericolo le emozioni, le passioni e le fantasie destinate, in un’epoca umanitaristica, a dover soccombere all'inibizione.” 
(C.G.Jung)



«Il cinema inventa mondi diversi per soddisfare il bisogno che l’uomo ha di spiegare l’ignoto e contemporaneamente tenere sotto controllo tutto ciò che può generare angoscia».
Franca Mazzei Maisetti – 


Cinema e psicofilosofia

Il cinema è sempre stato definito, fin dalle origini, una "fabbrica dei sogni". Come il dormiente, lo spettatore ha bisogno che gli siano "offerte" alcune condizioni, una sala oscura, appunto, priva di rumori, in cui possa lasciarsi andare e sospendere quella vigile attenzione, che gli è normalmente richiesta nella vita reale. 
La sala oscura equivale ad una "caduta nell'inconscio", con un conseguente distacco dal mondo esterno. Quando si illumina lo schermo, il film evoca il sogno, in quanto una serie di immagini compaiono e ricompaiono, accavallandosi, proprio come accade nei sogni. In questo senso il cinema è costitutivamente onirico. Ci sono anche una serie di stati onirici, come l'allucinazione, la follia, i deliri. Si è trattato spesso di una simulazione, se pur "inconsapevole", del sogno: lo spegnersi della luce in sala corrisponde, infatti, alla chiusura delle palpebre.

8 persone su 10 ha affermato che Avatar è un bel film di fantascienza con dei bellissimi effetti Speciali!!!Quanti ci hanno visto la storia dell'Umanita' intera,quanti il messaggio della Rinascita spirituale e della resurrezione(Trasformazione continua)con l'Universo e oltre in eterno?
Ognuno vede nell'altro e nelle cose quello che è in se stesso, quindi molti oggi colgono dai film gli aspetti superficiali: luci, montaggi, vestiario, luci, effetti speciali, costumi, soldi al botteghino.... ecc, ma pochi vedono l'essenza che c'è dietro un simbolo o un archetipo.


PERCHÉ IL FILM PORNO HA TANTO SUCCESSO?
Per un buon intenditore di cinema è chiaro che il film porno sia il peggio girato eppure il più visto di tutti i generi. La sua trama è scontata, anzi non esiste; è ripetitivo (solo amplessi) e per questo maniacale (come lo è un mantra vuoto per un falso mistico o una litania per un fedele moralista bacchettone non praticante... di fatto più sono amanti e seguaci del porno, meno intimità spirituale raggiunta a livello sessuale nel loro privato). Il film porno mette in evidenza quello che la società ci ha detto di nascondere: l'intimità, ma siccome questa è personale ecco che non la si può cogliere che in maniera personale e mai in modo virtuale o collettivo per cui tanto meno in maniera solitaria (il porno spesso è fato per solitari, in percentuale sono loro a guardare più porno oppure lo si vede quando siamo da soli, di nascosti). Per questa ragione noi vediamo nel porno le nostre frustrazioni nascoste, i nostri desideri latente e repressi, e chi lo condanna lo fa con la stessa passione di chi lo guarda. Sono pochi coloro che sanno guardarlo senza morbosità e senza remore, e ancor meno coloro che ne fanno a meno perchè hanno trovato una pienezza sessuale nella loro intimità. Il successo del porno quindi si basa sull'insuccesso dell'intimità sessuale collettiva e sociale della massa. Potrete mascherare il porno come arte, come educazione sessuale, come emancipazione, ma mai potrete dimostrarvelo a voi stessi nella vostra intimità come imprescindibile per la vostra maturità sessuale: perchè potete illudere le vostre passioni, mai però ingannarle, loro prima o poi prenderanno su di voi il sopravvento, quindi o le sfogate o esse vi affogheranno.


IL NATALE E' ALLE PORTE

Anche se tanti di noi "GUARDIAMO" lo stesso film
Ciascuno di noi "vede" un film differente
perchè diverso è in noi il filtro degli schemi ideali cerebrali
donde un'interpretazione personale attraverso il montaggio.
La nostra storia individuale determina la percezione che abbiamo del film.
Lo stesso vale per qualsiasi altra interattività.
Il Forum serve per arricchirci della visione altrui della realtà.

La strada, il cinema, la tv, i giornali ... sono i luoghi
dove si impara a osservare criticamente i gesti ovvi,
gli atteggiamenti conformisti, le forme scontate.
Per scoprire cosa?...
se nel film della nostra vita
riusciamo a cogliere o meno la realtà...
Come diceva Benigni:
"Il cinema è composto da due cose:
uno schermo e delle sedie.
Il segreto sta nel riempirle entrambe".
Soltanto le anime piene
sanno riempire queste dimensioni ....

Un film non potrà mai essere
il romanzo da cui è tratto,
ed anche se può sembrare scontato,
il film usa mezzi espressivi ben diversi
di quelli del testo stampato.
Nel testo stampato chi legge si fa il film nella propria immaginazione,
con i propri archetipi che ha nella memoria, la fantasia
e il subconscio in maniera INTERATTIVA,
chi guarda il film è in gran parte PASSIVO e ricevere un mondo già interpretato da un registra, ci resta cogliere un succo e distillarlo soggettivamente in maniera diversa.

Si va al cinema per ascoltare delle storie,
per piangere, per ridere, per lasciarsi andare all'immaginazione,
per essere avvolti nel buio della sala.
E a volte si va per essere rassicurati sul vecchio cliché dell'analista in celluloide,
un personaggio più folle dei pazienti che ha in cura,
un ciarlatano che vende chiacchiere,
un'infelice che miete insuccessi sia nel campo affettivo che professionale,
un seduttore di ingenue fanciulle.
Il cinema è falsificazione o specchio della realtà?.

Il cinema è arte metafisica per eccellenza.
Esso offre una finzione completa della vita ma,
nel contempo, mostra una realtà aldilà dei sogni
una realtà che supera la nostra, donde
vediamo che la nostra è talvolta, spesso anzi, irreale.
Il cinema proietta artificialmente su uno schermo,
un regno di ombre sotto la luce di un riflettore:
il cuore e la mente che sa vedere
dietro le quinte dell'esistenza umana.

Credo che il più grande segreto del successo di un attore è la sincerità.
Una volta che puoi fingerla, puoi ottenere tutto.
Non è così la vita del nostro film personale?
chi recita un originale o chi è originale nel recitare?
impariamo ad essere i doppiatori della nostra stessa vita
ecco il capolavoro!!!

Come ricorda Pablo Picasso
"L'arte è una bugia che serve a comprendere la verità"...
Ci sembra ancora di udire le vecchie e mai sopite dispute
tra chi considera il mondo della celluloide "pura finzione",
"falsificazione" e chi lo definisce "specchio fedele della realtà".

Due sono i meccanismi psicologici fondamentali attraverso cui l'individuo partecipa alla situazione cinematografica:
l'identificazione e la proiezione. 
Nell'identificazione lo spettatore vive in prima persona la vicenda che gli viene presentata e poi la proietta nella sua realtà circostante rinforzando la sua identificazione e la sua rilettura degli altri. Ecco perchè il cinema può essere uno istrumento di introspezione e conoscenza di se stessi.

Il modo migliore di guardare un film è quello di farlo diventare un'esperienza personale. Nel momento in cui si guarda un film, si evoca inconsciamente ciò che è dentro di noi, la nostra vita, le nostre gioie e i nostri dolori, i nostri pensieri. Le nostre "visioni mentali" del presente e del passato.

Il cinema è sempre regressivo. Quando un film non mi dà il piacere della regressione mi sento mortificato, mi viene negato qualcosa. Il tempo dei film è molto vicino a quello dei sogni. Mi sembra che tutto il cinema sia fatto della stessa materia dei sogni.

"Non ho mai sentito la necessità di andare in analisi forse perché ho avuto la possibilità di sfogarmi e di elaborare tante mie ossessioni attraverso il cinema."
TINTO BRASS

"Il silenzio è l'essenza del cinema."
"Attraverso la comicità vediamo l'irrazionale in ciò che sembra razionale,il folle in ciò che sembra sensato, l'insignificante in ciò che sembra pieno d'importanza. Essa ci aiuta anche a sopravvivere preservando il nostro equilibrio mentale. Grazie all'umorismo siamo meno schiacciati dalle vicissitudini della vita. Esso attiva il nostro senso delle proporzioni e ci insegna che in un eccesso di serietà si annida sempre l'assurdo."
- Charlie Chaplin - 

"Mi piace soprattutto prendere il pubblico alla sprovvista. Dargli la sensazione di trovarsi su di un terreno famigliare e poi, brutalmente, senza preavviso, violentarlo. Lo spettatore non deve tornare a casa confortato, rasserenato. La vita non è così. L'inconscio è sempre là che attende di manifestarsi, anche quando crediamo che la logica abbia risolto ogni cosa."

Brian de Palma

"Credo che, se uno decide di filmare un sogno, e si dice: "Voglio rappresentare un sogno, voglio crearlo con la cinepresa e tutti gli altri mezzi tecnici disponibili ", non ci riuscirà mai. Ma se invece, racconta semplicemente la sua storia, questa può rivelarsi un sogno meraviglioso."
- Ingmar Bergmann -

"Il cinema è lo strumento migliore per esprimere il mondo dei sogni, delle emozioni, dell'istinto, l'incursione attraverso la notte dell'inconscio: le immagini, come nel sogno, compaiono e scompaiono fra dissolvenze e oscuramenti; il tempo e lo spazio si fanno flessibili, si contraggono e si dilatano a volontà, l'ordine cronologico e i valori relativi della durata non corrispondono più alla realtà."
- Luis Bunuel -

Il genere horror è un mezzo molto potente e primario in senso stretto per attuare una introspezione nei meandri del nostro lato oscuro, questo lato è profondamente connesso con la nostra infanzia, quindi ritornare di continuo al periodo dai tre ai sette anni e cercare di far di nuovo i conti con quei sentimenti di abbandono, di scoperta dell'ignoto, perché io penso che è lì che si trova l’humus più ricco per l’horror, nelle prime esperienze che si hanno della vita di famiglia. Non per caso in molti Horror i protagonista o la soluzione gira intorno ad un bambino (proiezione del bimbo smarrito o posseduto o perso dentro di noi).

PER I BAMBINI NON ESISTE LA CRISI
Grandi film contro la depressione economica
Pino Farinotti
stralcio del libro "Storie di cinema".
"All’inizio degli anni Trenta, quando l'America, e il resto del mondo, soffrivano della famosa crisi economica, il presidente Roosevelt accettò di buon grado che Hollywood giocasse il suo ruolo più adeguato, quello di fabbrica dei sogni, quello di grande-anestetico-per-il-momento: tornare alla semplicità delle grandi piccole cose della vita. Astaire-Rogers e Walt Disney furono fra i maggiori eroi di quella contingenza. I due ballerini nerobiancovestiti, erano agili come schizzi, eleganti più dei cigni, sorridenti a oltranza, affrancati dell'eterno happy end, e cantavano le canzoni, sempre felici, dei più grandi compositori. Tutti dispensanti l’innocua felicità necessaria per aspettare tempi migliori. E i 7 Nani si alzavano all'alba, scavavano diamanti grossi come mele, già tagliati, a sacchi, Cucciolo chiudeva a chiave la porta del forziere e appendeva la chiave a un chiodo esterno. Tornavano a casa al tramonto stanchi e felici, ma cantando, e vivevano come se fossero poveri. Era la trionfale metafora dell’avere ed essere: i diamanti, la ricchezza? Che importa, valgo io e sto bene in povertà. In attesa del nuovo benessere, che certamente verrà. Tutto questo funzionava."

Il cinema, la letteratura resa visibile ...
ma come tutte le cose passive (visto che siamo davanti ad uno schermo)
rischia di passare attraverso gli occhi in maniera altrettanto inattiva
se chi guarda il cinema non ha gli strumenti introspettivi
per cogliere i significati.
I film bisogna guardarli col cuore sicché le loro immagini
possano agire in noi a livello subconscio ed interagire,
allora più che un fuggire la realtà sarebbe ritrovare la realtà
attraverso l'essenza di un sogno.

Il cinema non è un passatempo per chi lo intende come arte,
ma un ritrovare il senso del tempo perduta nel messaggio.
Per questa ragione alcuni possono trovare nel cinema
l'ennesima forma di fuggire da se stessi, di perdere tempo
o intrattenere il tempo che altrimenti sarebbe il tempo
ad ammazzerebbe loro con la noia esistenziale, non per caso,
il cinema fine a se stesso, come la tv per esempio,
non sarebbe altro che questo nuovo piccolo stipendiato
dei nostri sogni, te lo puoi comperare,
procurartelo per un'ora o due, come una prostituta...
e lascia il tempo che trova.

La televisione crea l'oblio, quindi distrugge
il cinema se visto con consapevolezza è divino, perchè creativo,
il cinema ha sempre creato dei ricordi se fatto con senno.
Il cinema racchiude in sé molte altre arti;
così come ha caratteristiche proprie della letteratura,
ugualmente ha connotati propri del teatro, un aspetto filosofico
e attributi improntati alla pittura, alla scultura, alla musica.
Il cinema è un compendio di arte.

L'arte del cinema consiste nell'approcciarsi alla verità degli uomini,
non di raccontare delle storie sempre più illudenti.
Altrimenti si scade nel cinema panettone:
la donna nuda, l'uomo con la pistola, le vacanze di natale....
l'ennesima ripetizione dello squallore della decadenza sociale,
fine a se stessa, siccome vuota risulta un cinema spazzatura.
Non è più un cinema evocativo ma nichilista, distruttivo.

E' pur vero che chi legge un libro non si troverà mai
e poi mai soddisfatto con la sua rappresentazione cinematografica,
perchè chi legge il libro lo ricostruisce nella propria fantasia
con le proprie immagini e personaggi.
A meno che chi legga un libro non lo faccia con la stessa interattività con cui guarda un film. Il libro è interattivo, ti costringe a ragionare, a pensare, a seguire con più attenzione la trama, il film in quanto proiezione visiva è più passivo, si rischia di guardare ricevere e basta... ma per chi è un vero intenditore non basta, rielabora i personaggi e il messaggio in maniera personale.

Il vero cinema ricostruisce il senso della vita
spesso sulle rovine, a volte dietro i gioco,
attraverso drammi commedie humour, ecc ...
Il cinema non è un dono, ma una vocazione.
I registi sono i santi o profeti del nostro tempo:
danno la loro vita affinché la verità sia detta su pellicola.

Oggi tutto è cinema;
l’unica cosa che praticamente cambia è
dove e come lo si vede,
un po come il sesso,
ecco perchè
Se il mondo fosse come lo presenta
un certo cinema di carrierismo d'oggi,
sarebbe un incredibile bordello,
perchè Il cinematografo talvolta è arte,
ma è sempre industria,
e dove entrano i soldi finisce la vocazione
e subentra la professione,
finiscono le personalità
e subentrano i personaggi.

La morte non è che un'abolizione dello spazio e del tempo.
Questo è anche il fine del cinema.

"L'arte é sovversiva perché fa appello all'inconscio. Non sono un freudiano, ma credo nell'equazione "civiltà uguale repressione". L'arte è a favore di tutto ciò che viene represso. Quindi è contro la civiltà, contro la società con le sue norme stabilite. Più un film è collegato con l'inconscio, più è sovversivo. Come lo sono i sogni."
David Cronenberg

"Si fotta la critica,
questi non sono film per i recensori,
è il tuo stomaco che recensisce il film!."
William Friedkin

"“Molti pensano, per esempio, che ritmo significhi azione rapida, montaggio veloce, personaggi in movimento, o cose del genere, ma non è affatto così. Credo che il ritmo di un film stia tutto nel tenere la mente occupata dello spettatore.”
Alfred Hitchcock

"Il cinema è un occhio aperto sul mondo."

"Il cinema è come il contrabbando. Ci approdi di nascosto, clandestinamente con il tuo bagaglio, il tuo carico d'affetti personali, i tuoi segreti intimi che sbatti in faccia a tutti quanti. Posi tutto sul tavolo e poi inizia il baratto ufficioso e pubblico. Io do a te e tu restituisci a me, tu ti servi e io prendo. Il cinema è uno scambio immaginario. Non c'entra niente con l'altruismo."
Isabelle Huppert

Il cinema è l'unica forma d'arte
in cui le opere si muovono
e lo spettatore resta
immobile... ...

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