domenica 23 aprile 2017

KEN PARK ... UN DITO PUNTATO ALLA COSCIENZA SOCIALE

RITAGLI DI UNA SOCIETÀ SPEZZATA


Ken Park è un film drammatico del 2002 di Larry Clark e di Edward LachmanIl film racconta la storia di tre ragazzi e una ragazza che vivono a Visalia, nello Stato della California. Una mattina il giovane Ken Park (vero nome di uno skater professionista degli anni ottanta) si reca a bordo della sua tavola da skate nello skatepark cittadino. Una volta sedutosi, il ragazzo estrae dallo zaino una telecamera, puntando l'obiettivo verso il suo viso. Mentre registra la scena, Ken estrae dallo zaino una pistola, con la quale, mentre sorride, si suicida sparandosi alla tempia. La sua morte viene utilizzata per impostare il resto del film, che segue le vicende di quattro altri ragazzi con cui Ken era solito uscire: Shawn, Claude, Peaches e Tate.

Un film emozionalmente macabro, amorale, reale fino alla crudeltà, ambiguo, lacerante, una visione diametralmente opposta tra i valori perduti della famiglia inesistente e i sogni giovanili infranti, abortiti già al suo nascere. 

Una bambina abbandonata alla tv i cui modelli di crescita sono i sedere nudi di ballerine è il riflesso di una madre assente, apparentemente con una famiglia perfetta, invece lei amante del fidanzato della figlia maggiore, Shawn, che vive il sesso a bruciapelo, da adulto pur minorenne: salti mortali emozionali che lo catapultano in un mondo dove gli adulti non sono cresciuti e i giovani ne fanno le veci. 

Claude, amante dello skate, vive in una baracca fatiscente in balia del padre alcolizzato che lo disprezza, definendolo poco virile; un padre la cui virilità è inutile, solo procreativo, un TUBO UMANO che mette incinta le donne e svuota direttamente nel cesso le birre che scolla (immagine davvero patetica: beve e piscia, la durata dell'azione rende l'uomo un oggetto, una tuberia, una cosa. Ma spesso chi accusa di effeminato gli altri ha un omosessualità latente, e di fatto in preda all'alcool cerca di dimostrare al figlio l'affetto mancato con l'unico modo che sa di amare un bruto: il sesso animale. Claude inorridito del padre che vuole abusare di lui, fugge di casa.

Peaches, orfana di madre, vive da sola con il padre: quest'ultimo, un individuo strambo, pieno di manie ed estremamente religioso: usa la morale come scusa per i suoi istinti pedofili ed incestuosi, costringendo con la fede e la paura mistica a portarsi la figlia al letto. Vede nella figlia la moglie morta ed uccide nella figlia l'anima di questa rendendola sua schiava sessuale. 

Tate, un ragazzo sadico e mentalmente instabile, vive con i nonni e un cane con tre zampe che lui ha chiamato Zampa. Pur ricevendo dai nonni affetto ed attenzione, lui li tratta come al cane a cui ha rotto la zampa: li uccide. E' uno squilibrato che per avere piacere deve farlo passare attraverso il dolore e l'ansia della morte (come dimostrato dal suo autoerotismo masturbatorio di asfissia), era logico che uccidesse chi più li rendeva piacere e alla fine anche se stesso.

Shawn, Claude e Peaches si incontrano e hanno un rapporto sessuale a tre, riprendendo il tutto senza problemi: questa scena è paradisiaca, bella, finalmente uno spruzzo di bellezza in tanta crudeltà. Loro sognano un posto dove essere liberi e felici, invece in quel momento lo erano senz'accorgersene. Sono giovani tra giovani, vivono le passioni fatte per loro, alla loro altezza emozionale, alla scoperta vera della propria identità e non quella degli altri adulti perduti. Negli altri rapporti sessuali loro si perdono in se stessi, qui invece si ritrovano se stessi. Questo giovani non credono a nulla perchè non hanno NULLA o Nessuno che li abbia dimostrato l'amore in cui credere.

Il film mostra infine la scena subito prima del suicidio di Ken Park: il ragazzo, che ha messo incinta la sua ragazza, sta seduto a parlarle e al suo suggerimento di abortire, la giovane chiede a Ken se rimpianga che sua madre non lo abbia abortito. Il ragazzo non risponde alla domanda e poco dopo si uccide... Uccidendosi risponde: non ho genitori, non sarò genitore. Una società dove si partorisce come animali, ma dove non si fa crescere l'anima, una società morente, zombi, artificiale.

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